Un protocollo VLCKD, in funzione della sua rapidità di azione, può rappresentare in un valido aiuto psicologico per dimagrire.
Di Marco Marchetti
Dimagrire è un meccanismo fisiologicamente complesso, coinvolge in modo importante la sfera emotiva, e non significa perdere peso. Tecnicamente dimagrire significa perdere peso perdendo massa grassa. Poiché si perde peso in tre distinti modi (si dimagrisce perdendo grasso, ci si disidrata perdendo liquidi, si deperisce perdendo massa muscolare) per assicurare un effettivo dimagrimento è preferibile affidarsi ad uno specialista di nutrizione esperto, qualificato, aggiornato e munito di idonea strumentazione.
Scrivere una dieta infatti è un esercizio complesso che deve tenere in considerazione moltissimi fattori. Si deve primariamente badare a fornire macro e micronutrienti essenziali, la calibrata, efficace, e sopportabile dose calorica, nonché la corretta integrazione qualora la dieta lo richieda. Il tutto badando alle molteplici interazioni che gli alimenti hanno fra di loro, con i farmaci e più in generale con lo stato di salute del paziente.
Purtroppo, molto spesso si tralasciano queste considerazioni, banalizzando il mangiare, che per quanto naturale è una azione assai diversa dal nutrirsi. Specialmente se l’obiettivo è perdere peso.
Perché dimagrire?
Possono essere molteplici le ragioni che spingono un soggetto a volere dimagrire.
Si può volere dimagrire per migliorare il proprio stato di salute. Sappiamo bene, infatti, quanto il tessuto adiposo sia origine di infiammazione di basso grado nonché trigger di diverse patologie cronico-degenerative.
Si può volere dimagrire perché in attesa di un intervento chirurgico. È noto che il grasso in eccesso sia un ostacolo per la buona riuscita di un intervento, e che pazienti più magri possano auspicarsi una degenza post operatoria migliore.
Si può voler dimagrire semplicemente per motivazioni estetiche.
Infine, si può voler dimagrire per motivazioni psicologiche. Lo stigma dell’obesità può rappresentare una criticità psicologica importante per molti soggetti.
La psicologia nel dimagrire
Indipendentemente da quale sia la motivazione che spinge alla ricerca del dimagrimento, un concetto è valido per tutti: dimagrire comporta sacrificio e per questo, talvolta, può essere necessario anche un aiuto psicologico. La motivazione è chiara: se si vuole dimagrire bisogna necessariamente mettere in conto delle rinunce a tavola, cambiando il personalissimo rapporto con il cibo, perchè il problema risiede, anche, nel ruolo rivestito dal cibo.
Per molti il cibo rappresenta una gratificazione, per alcuni può rappresentare una dipendenza, per altri una via di fuga. Molti con il cibo socializzano, altri si consolano.
Insomma il rapporto con il cibo è decisamente personale, mentale e complesso e deve essere gestito correttamente. Non basta mangiare meno. A volte, per affrontare con successo un percorso di dimagrimento, è utile affiancare al nutrizionista anche uno psicologo esperto del campo, ma un aiuto psicologico per dimagrire potrebbe essere rappresentato dal raggiungere l’obiettivo nel minor tempo possibile.
Dimagrire e deperire
Da un punto di vista squisitamente tecnico, poiché dimagrire è diverso da perdere peso, per dimagrire correttamente è necessario innanzitutto fornire il corretto apporto proteico onde evitare pericolosi deperimenti.
Molto spesso questo passaggio viene sottovalutato poiché non si dispongono degli strumenti idonei a discriminare una perdita di peso errata. Si è felici se l’ago della bilancia scende. Non deve essere così.
La semplice bilancia non discrimina le masse, mentre i più comuni strumenti di bioimpedenziometria soffrono, molto spesso, di bias che li rendono approssimativi nel valutare un effettivo dimagrimento.
La dieta chetogenica
Una delle “diete” più efficaci per dimagrire è sicuramente una dieta chetogenica a bassissimo apporto di calorie definita con l’acronimo: VLCKD.
Questo particolarissimo regime alimentare ha tra le sue principali caratteristiche la velocità.
Si perde peso dimagrendo (se la dieta è scritta e seguita correttamente) molto in fretta ed i risultati sono velocissimi.
A questo proposito sono illuminati i risultati dello studio: Very-low-calorie ketogenic diet with
aminoacid supplement versus very low restricted-calorie diet for preserving muscle mass during weight loss: a pilot double-blind study di Merra et all. In cui gli autori confermano la possibilità di perdere peso, in brevissimo tempo, senza intaccare la massa muscolare dei pazienti. Ossia senza deperire.
Questo rapido dimagrimento avviene poiché si possono raggiungere, quotidianamente, deficit calorici particolarmente elevati.
Attraverso un protocollo VLCKD, infatti, si possono scrivere diete con apporti calorici estremamente ridotti, assicurando un rapido dimagrimento, senza che il paziente avverta il senso di fame grazie alla capacità anoressizzante che i corpi chetonici prodotti hanno sul sistema nervoso centrale.
Il fattore velocità può rappresentare, a tutti gli effetti, un ulteriore aiuto psicologico per dimagrire.
Constatare, quotidianamente, tangibili risultati, aumenta l’aderenza del paziente alla dieta.
Logicamente questa particolare alimentazione dovrebbe essere scritta. e monitorata, da un nutrizionista esperto. Molto spesso infatti è necessario ricorrere a degli integratori e può essere necessario valutare frequentemente il paziente per evitare complicanze. Una dieta VLCKD, proprio in funzione della sua rapidità di azione, garantendo risultati tangibili in pochissimo tempo, si può configurare quindi come una valida opzione dietoterapica per tutti i pazienti che necessitino di un aiuto psicologico per dimagrire.
Tutti noi sappiamo quanto sia importante la psicologia nel dimagrire; attraverso una VLCKD si può dimagrire in brevissimo tempo a tutto vantaggio della psiche, della motivazione ed, in definitiva, della salute.